Forse i sacchibelli (e tutti gli amanti della bicicletta) dovrebbero trasferirsi a Londra. Li' sembra esserci una vera sensibilita' ai problemi dei ciclisti e l'iniziativa pilota descritta nel
blog di Fabio Cavalera, del
Corriere della Sera, va esattamente nella direzione che da tempo ci auspichiamo. Anziche' essere punito, il ciclista andrebbe premiato. Infatti
- Non inquina
- Non ingombra le strade ne' occupa spazio col parcheggio
- Fa attivita' fisica e quindi riduce i rischi di malattie (e quindi risparmio per le spese sanitarie)
- E' felice (invece l'automobilista imbottigliato nel traffico tipicamente non lo e')
L'impressione (e il timore) e' che i governanti locali siano meno illuminati (e piu' schiavi della lobby degli automobilisti e dei petrolieri) dei loro omologhi londinesi, ad ogni modo Londra non e' poi cosi' lontana.....
E' bello inoltre scoprire che comunque sono tanti anche da noi coloro che sperano che la cultura della bicicletta, cosi' evoluta nei paesi del nord Europa, trovi spazio anche da noi. Un link interessante e'
questo
Probably Sacchibelli's should move to London. English people (and their politicians too) seems to be more sensitive to the rights of cyclists and, according to the
Fabio Cavaleras's blog (
Corriere della Sera) they started a new experiment allowing the cyclists a two-ways ride also on those streets where cars can go only one-way. It seems a good idea to us, also because it introduces the concept that to ride a bicycle is something better than to drive a car and who does this has to be rewarded, not punished.
Nessun commento:
Posta un commento